ROMA. Porta San Paolo 8 settembre 1943 – 2024

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Come ogni anno, l’Associazione Nazionale Combattenti Guerra di Liberazione inquadrati nei reparti regolari delle FF.AA. è presente con il proprio presidente Gen. C.A. (ris.) Enrico Pino, il labaro nazionale e i Presidenti e soci delle Sezioni sparse per l’Italia. A seguire il discorso tenuto dal Presidente Nazionale e alcune fotografie scattate durante l’evento.

Un pò di Storia
L’8 settembre 1943 con l’annuncio di Badoglio inizia una tragedia più grande della guerra appena conclusa. L’allontanamento del re, di parte del Governo e dello Stato Maggiore lascia il Paese privo di guida e pone l’Esercito e i cittadini di fronte a scelte decisive. Prende forma il fenomeno distinto di Resistenza ai tedeschi e di Guerra di Liberazione del territorio nazionale; in realtà un unico processo di reazione: gli italiani agiranno con l’obiettivo comune di liberare la Patria e riconquistare l’indipendenza nazionale.

Nella capitale, con i combattimenti alla Montagnola, alla Magliana, a Porta Capena, a Porta San Giovanni, a Porta San Paolo e alla Stazione Termini, ha inizio una “nuova storia”. A Porta San Paolo si svolgono i combattimenti più cruenti, nel tentativo di impedire l’accesso a Roma dei tedeschi; soldati e civili si battono eroicamente, in una situazione disperata. È il primo atto di Resistenza di militari e civili, che, uniti da Onore e amore della Patria pagano, dopo 2 giorni di combattimenti, il pegno rispettivamente, di 414 e 115 morti. La Resistenza a Roma non è la sola: la Marina porta le sue navi in porti controllati dagli Alleati, l’Aviazione raggiunge il Sud, l’Esercito, anche se senza direttive, dà prova di valore in azioni isolate di vario rilievo; contemporaneamente, inizia il movimento partigiano.

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