L’AERONAUTICA NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE. IL FRONTE CLANDESTINO DI ROMA. SETTEMBRE 1943 – GIUGNO 1944. UN PROGETTO DI PUBLIC HISTORY
Il Fronte Clandestino militare ha avuto un ruolo fondamentale per la salvaguardia dei militari più deboli, più soggetti ad accettare il trasferimento nella RSI che offriva loro migliori paghe, vestiario e vitto. Importante anche il ruolo di molte nobili famiglie romane che hanno contribuito con somme di denaro, oppure offrendo nascondigli sicuri. Ricordiamo il contributo, anche di vite umane, del personale civile aeronautica con 3 caduti nella Banda Ferraris. Anche le donne hanno avuto un ruolo importante come Concetta Piazza, che fornisce aiuto ai prigionieri e alleati evasi dai campi di prigionia, in stretta collaborazione con la Banda Ferraris di Guidonia e riceverà, a guerra terminata, una medaglia di bronzo al valore militare. Pertanto, la resistenza a Roma non è stata una esclusiva dei GAP e dei partiti politici dell’epoca.
Inoltre, abbracciando la Public History, che ha, tra le tante finalità, il coinvolgimento dei cittadini tutti nella Storia, mi sono immerso nel ruolo del public historian per organizzare la raccolta di testimonianze, documenti, fotografie, fonti militari e civili, e coordinare ricerche presso gli archivi di associazioni combattentistiche e partigiane.
È così nata la prima mostra multimediale.
È stato dato spazio alle voci e ai video. Voci di cittadini di tutte le età, i quali leggendo passi di Storia Aeronautica vengono a conoscenza del ruolo militare, i podcast che coinvolgono direttamente i protagonisti dell’epoca con le testimonianze dei figli e, a completamento, documenti in formato PDF e video di studiosi che illustrano il periodo che va dall’8 settembre 1943 fino arrivo degli Alleati a Roma il 4 giugno pomeriggio del 1944. Il tutto praticabile inquadrando con il proprio smartphone i codici QR presenti su molti pannelli. Pertanto, una mostra da leggere, da ascoltare e da vedere. È sufficiente avere con sé uno smartphone.
Nota: Ricerca in archivio, spoglio della documentazione, allestimento mostra a cura di Marco Lodi (marco.lodi@gianophaps.it)
Per la guerra di Liberazione e di Resistenza : Irma Bandiera, Ines Bedeschi, Livia Bianchi, Gabriella degli Esposti in Reverberi, Cecilia Deganutti, Anna Maria Enriquez Agnoletti, Tina Lorenzoni, Ancilla Marighetto, Clorinda Menguzzato, Irma Marchiani, Norma Pratelli Parenti, Rita Rosani, Modesta Rossi Palletti, Virginia Tonelli, Iris Versari. Le donne decorate, in vita sono: Gina Borellini (1924-2007), Carla Capponi (1918-2000), Paola Del Din (1923-vivente), Vera Vassalle (1920-1985).
Dopo l’8 settembre 1943, nonostante le Forze Armate siano state lasciate senza ordini precisi, un consistente numero di ufficiali, sottufficiali e militari capirono dove rivolgere le proprie armi: contro i nazi-fascisti. Molti caddero in combattimento e migliaia furono deportati nei campi di concentramento nazisti. Nel nord si formarono numerose bande partigiane, spesso fondate e dirette da ufficiali o sottufficiali che erano riusciti a sfuggire ai rastrellamenti nazi-fascisti.
Migliaia gli uomini, ma molte le donne, di diverso orientamento politico e differente ceto sociale e religioso, uniti per il riscatto della dignità della propria Patria, presero parte attiva alla Guerra di Liberazione e di Resistenza sacrificando, spesso, la propria vita.
Nota: il logo è stato realizzato da Laura Cacchi ed è di proprietà di GIANOPHAPS. Ricerca in archivio, spoglio della documentazione, allestimento mostra a cura di Marco Lodi (marco.lodi@gianophaps.it)
UOMINI IN GUERRA. LE FORZE ARMATE NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE 1943-1945
La Mostra prosegue con il tragico destino dei soldati italiani, abbandonati dai vertici militari senza ordini chiari. Deportazioni, resistenza in Francia, Corsica, Balcani, isole dello Ionio e Dodecaneso. Segue con la fondazione del nuovo esercito, la formazione del I° Raggruppamento Motorizzato – impiegato per la prima volta nella battaglia di Monte Lungo dell’8 dicembre 1943 – il Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.), la costituzione dei Gruppi di Combattimento Cremona, Friuli, Legnano, Folgore, Mantova e Piceno e la liberazione delle grandi città del nord compiuta dagli oltre 530.000 militari che presero parte alle operazioni in Italia. Ricerca in archivio, spoglio della documentazione, allestimento mostra a cura di Marco Lodi (marco.lodi@gianophaps.it)